Comune di Ancona ed Ente Parco, assist condiviso a favore dell’Agricoltura. Silvetti, Presidente: «Per le aziende agricole anconetane una nuova opportunità di sviluppo»

Agricoltura

ANCONA – Alcuni rappresentanti del consiglio direttivo dell’Ente Parco del Conero guidati dal Presidente Daniele Silvetti hanno incontrato la Sindaca di Ancona Valeria Mancinelli, il vice sindaco Pierpaolo Sediari, l’Assessore all’Ambiente Michele Polenta e i tecnici del capoluogo per illustrare i benefici conseguenti il recepimento da parte dell’amministrazione comunale, del piano del Parco relativamente al comparto agricolo.

L’adeguamento al piano del Parco da parte dell’amministrazione comunale di Ancona costituisce un passaggio fondamentale ed indispensabile per permettere agli agricoltori di partecipare ai bandi regionali con importanti opportunità di accedere a fondi comunitari e per lo sviluppo di una agricoltura di pregio. «Una comunità di intenti condivisa fra gli Enti – ha detto Silvetti alla presenza anche di David Donninelli, rappresentante del comparto agricolo e del consigliere Giacomo Circelli - consentirebbe alle aziende agricole di Ancona che insistono all’interno del perimetro del Parco del Conero, di usufruire delle opportunità inserite nel bando della Regione Marche previsto dal Piano di Sviluppo Rurale».

Il recepimento del piano del Parco consentirà inoltre al Comune di Ancona di poter definire i criteri e stabilire una graduatoria attraverso la quale gli imprenditori agricoltori potranno prevedere la costruzione di nuove cubature funzionali all’esercizio delle attività.

«Si tratta di uno degli obiettivi prioritari che questo consiglio direttivo si è posto – ha concluso Silvetti – e il proficuo incontro con la Sindaca Mancinelli ci fa ritenere che sussistano tutte le condizioni per dare al comparto agricolo della città di Ancona quelle risposte attese da anni e che confermerebbero l’importanza della filiera istituzionale Regione-Parco-Comuni funzionale agli interessi dei cittadini e delle imprese che vivono e lavorano dell’area protetta».